Durello Metodo Martinotti Lungo 2019 – Zambon Vulcano
Il Durello della cantina Zambon Vulcano è uno spumante autoctono dei monti Lessini, prodotto da uve che crescono su un suolo vulcanico unico nel suo genere.
Allevamento con pergola Veronese, le uve 100% durella vengono raccolte manualmente a fine settembre e subiscono una pressatura soffice e
stabulazione per 20 giorni.
Successivamente fermentazione temperatura controllatadi 14 – 16 C.
Vinificazione in autoclave sui lieviti di campo per 10 mesi.
La gradazione alcolica è del 12% con un pH di 2,98 e un contenuto di solfiti di 38mg/lt ed un acidità di 7,5
Colore giallo paglierino brillante, perlage persistente a grana fine.
Fragranze di fiori campo e frutta a polpa bianca, con lievi note solfuree e di graffite.
Sapore asciutto, vivace, con piacevoli note fruttate.
Si accompagna bene a molti piatti, in particolare come aperitivo, antipasti e pesce
Il Progetto Vulcano nasce dalla visione di Federico d’interpretare il territorio di origine lavica di Roncà come un unicum da cui estrarre, attraverso metodi sperimentali sia in vigna che in cantina, le peculiarità che questa zona sa offrire.
IL PENSIERO DEL VIGNAIOLO
Il nostro lavoro in vigna lo abbiamo soprannominato UltraBio perché continuiamo a fare ricerca agronomica per poter condurre la vigna ad autosostentarsi e renderla più forte cercando di essere il meno invasivi possibile.
Per questa ragione rame e zolfo sono ridotti ai minimi termini e usati solo ed esclusivamente in caso di assoluta necessità, il tutto mentre applichiamo soluzioni alternative sempre più performanti in vigna come ad esempio trattamenti a base di tannino di castagno, olio d’arancio, caolino… i quali mirano a preservare il delicato equilibrio ambientale e al rispetto degli ospiti che popolano il vigneto.
La concezione delle pratiche adottate per la lavorazione dei campi si basano sul presupposto che il benessere della vite dipenda dalla vigoria del terreno e da questo l’apparato radicale trae giovamento innanzitutto dal ridotto utilizzo di macchinari, mentre il sottosuolo viene vitalizzato con pratiche che al tempo stesso favoriscono la microflora e la biodiversità sia tra i filari che nell’ambiente che li circonda.
Un esempio è l’utilizzo della pratica del sovescio, che svolge un
doppio ruolo: è un fertilizzante naturale che al contempo funge da protezione dal surriscaldamento del terreno.
L’altro fertilizzante naturale che adottiamo è invece lo scarto derivante dalla vinificazione che ci permette una concimazione legata ad un’idea di economia circolare di cantina.
Alleviamo le nostre uve Garganega e Durella su di un unico monte ai piedi dei Monti Lessini, nella zona nord della doc del Soave, precisamente a Roncà, sul monte Crocetta.
Assieme agli altri due monti (Duello e Calvarina) si contraddistingue per la sua origine vulcanica (stimata attorno a 45-50 milioni di anni fa) dove troviamo un piccolo strato di argilla rossa (dovuta all’abbondanza di ossido di ferro) di circa una ventina di centimetri che lascia spazio poi ad uno scheletro di roccia basaltica.
La frazione di Roncà dove si trova questo monte, Terrossa, deve il suo nome a questa peculiarità.
Su questo terreno, dove la presenza d’acqua è limitatissima se non inesistente, lo storico allevamento a pergola veronese ci aiuta a combattere l’innalzamento delle temperature grazie alle sue ombreggiature, evitando il rischio di scottature delle uve e al contempo proteggendo il suolo dall’arsura, apporto che riteniamo fondamentale nel contrasto al cambiamento climatico.
Per quanto riguarda le pratiche di cantina l’unico intervento avviene col controllo delle temperature, per evitare complicazioni derivanti dal mancato uso di solforosa (naturalmente presente).
Utilizziamo un pied de cuve per ricavare i nostri lieviti indigeni, andandoli ad estrarre direttamente in campo raccogliendo una gran quantità di acini da molteplici grappoli.
Non usiamo alcun prodotto in vasca (nemmeno naturale), né vi è filtrazione ed in questo ci avvaliamo di una decantazione a freddo.
Recensioni
There are no reviews yet